Quando il lavoro è profondo e sartoriale, le mani in realtà sanno già dove andare e come proseguire la creazione a cui stanno partecipando.
Il tatto è infatti anche un’occasione di conoscenza, oltre che di esecuzione. Per Minimal il tatto si sviluppa attraverso la sensibilità, e quindi la percezione di quello che ci circonda: persone e cibi compresi.
A questo tatto, si accosta la possibilità di provare, perciò sentire, una sensazione amplificata dagli stimoli dell’ambiente. Con questo tatto e questo sentire, il sapere non è soltanto teorico, ma anche pratico e concreto, come il territorio che ispira le creazioni di Minimal.
La cucina Minimal è esperienza diffusa, che invita a un dialogo continuo e naturale con l’ambiente circostante.
Un luogo, un rituale, un limite da oltrepassare per ritrovare ciò che ha più valore. Questo è il Bagno Minimal.